La caccia alle bandierine e la tela del ragno





All'inizio della prima elementare, incauta, promisi a mia figlia che per ogni 10 in pagella avrebbe comprato una bandierina di un nuovo Paese straniero visitato.
Incauta, sprovveduta, ingenuotta che non sono altro: non sapevo che stavo crescendo un' emula di Giacomo Leopardi.
Legge, studia, la scuola per lei è un luogo meraviglioso: al rientro delle vacanze estive ha candidamente messo nero su bianco che "finalmente poteva rientrare a scuola, dove davvero ci si diverte!", quindi io attendo i servizi sociali da un momento all'altro, perché chissà sta povera creatura che vita grama racconta alle sue maestre...

Non potevo presumere quando feci la mia sconsiderata promessa che la nostra piccolina volesse emulare Simon dei Chupmans, non potevo immaginare che appena salita in auto per andare a passarle feste di natale dai nonni, avrebbe tirato fuori i libri esclamando, entusiasta " faccio tecniche avanzate di compiti!" YUPPI! EVVIVA!


Ma non potevo più tornare indietro, ero intrappolata come una mosca nella tela del ragno.
Quindi mi sono giocata tutte le carte facili: principato di Monaco, Vaticano, San Marino, ma la mia ragnetta bionda continua a studiare, a leggere... e ha desideri ambiziosi: punta il Giappone, l'Australia e a volte la sorprendo a fissare i reni miei e del papà: AIUTO!

Quindi cerco di distrarla: "ma basta amore! vieni qui, guardiamo i cartoni! NO?
beh... andiamo al parco? giochiamo con le Barbie? Disegniamo?
Ehm... no amore, non la conosco la capitale della Mongolia... "

Quindi, care mamme con figli in età pre scolare fate attenzione a quello che promettete: e quando,  sotto la copertina di pile, guarderete 'Harry Potter e la pietra filosofale', ogni volta che vedrete Hermione Granger con la manina alzata... pensatemi con solidale affetto.

                               

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