Viaggiare nonostante la paura

Care Mamme Svaligiate,
è con sommo dolore che scrivo questo post: dopo l’ennesimo vile attentato in una città europea voglio condividere il mio approccio al viaggio con prole in questi momenti così difficili: è arduo rassegnarsi al fatto che ormai la nostra placida e sicura Europa, non sarà più né placida né sicura per molto tempo ancora, ed è difficile (anzi impossibile) pensare al terrore e al dolore delle famiglie che si sono trovate a fuggire coni loro bimbi tra le braccia, durante l’ennesimo attentato terroristico.

Eppure nessuna di noi mamme malate di viaggi si può sottrarre alla riflessione del “parto lo stesso, organizzo comunque o mi barrico in casa”?
Tante amiche stamattina mi hanno scritto per raccontarmi delle perplessità esposte dai coniugi (già mediamente trascinati a forza in viaggio, ma senza neanche l’ausilio dei passeggini) dopo l’ennesimo attentato e per confrontarsi su: “Tu in quel caso come ti muovi?”
Male, ecco come mi muovo.
Mi muovo con la paura e il senso di impotenza che tocca tutte noi, con il senso di colpa del dover viaggiare comunque (perché la nostra non è una scelta, è una necessità… “chi si ferma è depressa”, non proprio perduta ma in down di sicuro) e con la responsabilità di crescere i nostri pargoli con l’amore non solo verso il Toblerone acquistato in aeroporto e con la gioia di un’altra bandierina da conservare nella loro cameretta, ma soprattutto con il rispetto VERO verso chi vive diversamente da noi, chi dorme in letti diversi, parla lingue che non capiamo quasi per niente, mangia cibi diversi e prega in chiese diverse dalle nostre.


Perché, da buona ingenuotta quale sono,  penso che la sola possibilità per il futuro sia la felicità: felicità equamente distribuita tra i bimbi di tutto il mondo, perché non credo che il papà di un bimbo felice e con speranza verso il futuro potrebbe mai uccidere altri papà a spasso coi loro nanetti.
Quindi continuiamo a viaggiare e ad amare il mondo con tutte le sue diversità e ad amare le persone, a lasciare che i nostri bambini giochino con altri bambini, soprattutto se molto diversi da loro.

Dopo questo “ego te absolvo” auto impartito a me e a voi, vi ricordo che la sola strada per convincere i coniugi riluttanti alla partenza, resta sempre e solo una: la buona vecchia minaccia del “non la vedi mai più”. Crudele ma giusta.

Buoni viaggi mie care amiche svaligiate, con tutto il mio cuoricione!






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