Care Mamme Svaligiate,
sto per donarvi il Santo Graal dei viaggiatori!
Ehmmm, no... non 6 milioni di euro per smettere di lavorare e passare la vita con le terga in business class, ma bensì il segreto per sbarazzarsi di questa fottutissima fame di viaggi che non ci da tregua: quella frenesia per la quale mentre stiamo rientrando in volo da Tokyo (tentando di stordire il nostro amato pargoletto con ‘Alla ricerca di Nemo’, ‘Alla ricerca di Nemo 2’,’Alla ricerca di Dory’,’Le avventure di Sammy’, ‘Sammy 2-la grande fuga’ e infine anche un porno sul tablet, così da farlo annoiare a morte e stramazzare di colpo) stiamo già cercando di fare gli occhi dolci al marito per convincerlo che quel volo trovato a poco per il Canada non possiamo proprio lasciarcelo sfuggire, tentando di allungare anche a lui il tablet con il porno per un'illusoria e bieca opera di convincimento.
Dicevo: state per godere della mia scoperta sul come liberarsi per sempre da questo bisogno impellente di prenotare/organizzare/partire, anche detto dalle più trendy Sindrome di Wanderlust: il segreto è trasferire la nostra malattia a qualcun altro, meglio se quotidianamente a contatto con noi... tipo la nostra amatissima prole!
Vado a illustrarvi su come farlo con un calzantissimo esempio: avete presente quando da fanciulle ci passavamo con un tocco furtivo “la sfiga della suora” che circolava placida, e solitamente in coppia, all’interno di una Panda bianca?
Ecco, funziona proprio così: dovrete toccare la vostra creatura gridando “Sfiga di Booking” e poi fuggire in preda a risatine isteriche.
Va purtroppo tenuto presente che comunque i viaggi imposti dalla vostra prole al resto della famiglia dovrete pagarli voi, ma almeno sarete sollevate dal peso del dover continuamente cercare voli/hotel/offerte (che intanto vostro marito puntualmente boccerà): l’arduo compito del convincimento sull’ineluttabilità di quel viaggio che proprio-proprio non possiamo lasciarci sfuggire toccherà al pargolo/pargola, ed è inutile vi dica che avrà molto più successo di voi!
N.B. Non tentate il passaggio della “Sfiga di Booking” ai coniugi: sono immuni!
Non otterrete alcun risultato, se non causargli la slogatura della spalla a forza di bottarelle all’altezza della clavicola.
La nostra unica speranza sono i figli!
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sto per donarvi il Santo Graal dei viaggiatori!
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Dicevo: state per godere della mia scoperta sul come liberarsi per sempre da questo bisogno impellente di prenotare/organizzare/partire, anche detto dalle più trendy Sindrome di Wanderlust: il segreto è trasferire la nostra malattia a qualcun altro, meglio se quotidianamente a contatto con noi... tipo la nostra amatissima prole!
Vado a illustrarvi su come farlo con un calzantissimo esempio: avete presente quando da fanciulle ci passavamo con un tocco furtivo “la sfiga della suora” che circolava placida, e solitamente in coppia, all’interno di una Panda bianca?
Ecco, funziona proprio così: dovrete toccare la vostra creatura gridando “Sfiga di Booking” e poi fuggire in preda a risatine isteriche.
Va purtroppo tenuto presente che comunque i viaggi imposti dalla vostra prole al resto della famiglia dovrete pagarli voi, ma almeno sarete sollevate dal peso del dover continuamente cercare voli/hotel/offerte (che intanto vostro marito puntualmente boccerà): l’arduo compito del convincimento sull’ineluttabilità di quel viaggio che proprio-proprio non possiamo lasciarci sfuggire toccherà al pargolo/pargola, ed è inutile vi dica che avrà molto più successo di voi!
N.B. Non tentate il passaggio della “Sfiga di Booking” ai coniugi: sono immuni!
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