Matera: i Sassi con bambini!

Care Mamme Svaligiate,
volete organizzare una visita in giornata a Matera e ai suoi Sassi?
Ghe pensi mì, mie care, dato che anch'io ho ceduto al richiamo della cittadina più prossima al Presepe che abbia mai visto con i miei occhietti miopi: sito Unesco dal 1993 che, oltre ai celebri Sassi, offre nel suo centro storico architetture medievali, rinascimentali, barocche e finanche, ohibò, fasciste.
Dovendovela descrivere con un solo aggettivo, utilizzerei "arcaica": perché si respira davvero un che di primitivo osservando quelle grotte che ospitano l'uomo dal Neolitico, senza soluzione di continuità... dando, va detto, una notevole botta di autostima a tutte noi mamme, facendoci sentire immediatamente fanciulle in fiore/sgarzuline rispetto a tutta questa vita remota.


Quindi dopo aver promesso a me stessa che avrei canterellato a mezza voce "tu sei buono e ti tirano le pietre, sei cattivo e tirano le pietre" per restare in tema mineralogico, mi sono incamminata lungo il corso per iniziare il nostro giro in avanscoperta: in primis vi consiglio (caldamente) di affidarvi ad una buona guida turistica, perché in una sola giornata é l'unico modo per vivere tantissime esperienze legate alla tradizione e al territorio, oltre che per conoscere parecchi siti storici interessanti durante la passeggiata nei due Sassi (perché i Sassi di Matera sono i due antichi quartieri cittadini: Sasso Barisano e Sasso Caveoso, lo sapevate?).

Ecco cosa ci è piaciuto di più e vi consiglio:

- ascoltare il mitico Eustachio, uno strepitoso 76enne, suonatore di "cupa cupa" (lo strumento tradizionale che vedete con lui in foto), vissuto fino ai suoi 20 anni all'interno di un Sasso che, attraverso un'associazione culturale, racconta la sua vita e i suoi ricordi in quella che era completamente  un'altra realtà, ma tanto affascinante da ascoltare anche per i nostri pargoli


- entrare nelle chiese rupestri.
Sono circa 155 qui a Matera, hanno ancora frammenti di pitture murali e solo in 5 di loro si svolgono attività liturgiche (in foto qui sotto la chiesa di Sant'Antonio Abate, risalente al 1500, nel Sasso Barisano)


- vedere le abitazioni utilizzate fino agli anni '60, i famosi "sassi": vere e proprio grotte scavate dall'uomo, di circa 30 metri quadri, in cui vivevano famiglie assai numerose, che dividevano il poco spazio a loro disposizione con gli animali domestici che possedevano.
Aggiungendo a questa situazione igienica promiscua il fatto che l'illuminazione naturale fosse quasi totalmente assente, come anche il ricambio d'aria, è facile capire come mai i bimbi chiedessero il chinino e non l'elemosina a Luisa, medico e sorella di Carlo Levi, in un toccante passo descritto in "Cristo si è fermato a Eboli" (lettura che io definirei obbligata prima di partire per questa gita materana)


- visitare il cimitero longobardo, un sito di sepoltura unico, dato che si trova all'aperto, e fin qui tutto nella norma, ma è sito al di sopra di un luogo di culto e non al di sotto, come accade normalmente.
Che matti questi longobardi-materani!


Tour dei Sassi: noi abbiamo utilizzato martulliviaggi e una guida, udite udite, addirittura più simpatica di me (Giusi Marino sei troppo rock!) che ci ha portato in giro per i Sassi e per il centro cittadino per quasi tre ore, facendoci sganasciare e dandoci una sbadilata di spiegazioni sulle tradizioni e sulla storia della città.
Adattissimo anche a bimbi/ragazzi.

Dove mangiare: ristorante Bollicine.
Abbiamo goduto come ricci pasteggiando in una suggestiva grotta ristrutturata in pienissimo centro. Personale simpatico e cortese, prezzi onesti, seggiolini e menù bimbi, cucina da sturbo per noi grandi (il dolce sporcamusso non potete perderlo).
Ecco il link: bollicinematera

Dove parcheggiare: noi abbiamo prediletto la solita opzione "parcheggia-povero"e, a pochi passi dal centro storico, abbiamo lasciato l'auto in via Lanera.




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